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Innovative Design per la scuola digitale

Innovative Design

Un progetto di ricerca-azione di interesse nazionale per formare gli insegnanti e costruire collaborativamente un nuovo metodo didattico attivo.

Strumenti e tecniche per aumentare l'efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento e promuovere lo sviluppo di competenze elevate negli alunni.

Una community per la condivisione di buone pratiche dei docenti innovatori.

Con il contributo di fondazione telecom
Istruzione
ambito

Fondazione Telecom Italia realizza iniziative volte sia all’aggiornamento tecnologico e digitale della scuola italiana, sia all’innovazione profonda di metodologie e strumenti didattici per studenti e corpo docente, al fine di raggiungere gli stessi livelli di innovazione delle scuole europee.

Sin dalla nascita di Fondazione Telecom Italia, l’area di intervento Istruzione persegue l’obiettivo di promuovere il diritto allo studio e alla conoscenza, come fattore fondamentale di inclusione sociale, in particolare per la popolazione scolastica giovanile.
Oggi, come ieri, Fondazione Telecom Italia è, infatti, convinta che la conoscenza sia il migliore strumento per creare nuove possibilità, percorrere opportunità inesplorate, stabilire nuove forme di relazione, a tutto vantaggio di un allargamento delle proprie potenzialità e dei propri orizzonti.
Infatti, solo superando vincoli, barriere e disagi di natura fisica, etnica e linguistica e connettendo realtà diverse e lontane, è possibile raggiungere integrazione, sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita delle persone e favorire la creazione e lo sviluppo di nuove opportunità e potenzialità.

Fondazione Telecom Italia, inoltre, mira alla promozione dell’innovazione digitale nella Scuola per renderla sempre più tecnologica e al passo coi tempi. Questo in quanto le tecnologie digitali consentono una radicale trasformazione delle metriche didattiche e dei processi di apprendimento, aumentandone l'efficacia e favorendo lo sviluppo di competenze elevate negli alunni, in conformità con quanto previso dalle direttive ministeriali. 

clicca qui per saperne di più

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Organizzare la didattica innovativa aumentata dalle tecnologie

Organizzare la didattica innovativa aumentata dalle tecnologie
Scuola Estiva 2014, Infoschool - Gruppo Spaggiari e Italiascuola
Abbazia di Spineto - Sarteano (SI), 21 - 25 luglio 2014

 

Il metodo del Service Design Thinking per insegnanti: un'applicazione alla classe capovolta
Licia Cianfriglia, Vicepresidente ANP
Enrica Ena, Docente IC Pietro Allori Iglesias.

 

Innovative Design su Tuttoscuola

 

Sul numero in distribuzione del mensile Tuttoscuola (n. 546 novembre 2014) un articolo di Licia Cianfriglia, vicepresidente Anp e responsabile del progetto, che illustra obiettivi, primi risultati, esperienze finora condotte e future prospettive del progetto Innovative Design.

leggi articolo completo - Tuttoscuola novembre 2014

articolo su tuttoscuola

 

VOYAGE EN FRANCE: Entusiasmante viaggio virtuale oltre i banchi

Grazie alla Docente innovatrice Teresa Mazzamurro, la partecipazione al progetto Innovative design in collaborazione con ANP e Fondazione Telecom attraverso la metodologia del "Service Design Thinking" ha entusiasmato la Classe II F dell’Istituto Comprensivo “da Feltre – Zingarelli” di Foggia.

Scoprire ed utilizzare il web in modo corretto e consapevole, come importante risorsa per la conoscenza, per l'apprendimento e per la creazione di un prodotto, la motivazione del progetto al fine di:

  • saper fare: cercare in rete una determinata risorsa utile al proprio apprendimento
  • saper esseremettersi in gioco, con le proprie caratteristiche, i propri atteggiamenti e le proprie disposizioni ad agire in modo autonomo e responsabile, collaborando e relazionandosi con gli altri
  • saper apprendereriflettere sulle proprie azioni e strategie, sviluppando consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza per comprendere le proprie modalità di apprendimento
  • saper agireacquisire ed interpretare l'informazione, utilizzandola per la produzione di testi multimediali

Nelle quattro fasi previste dal metodo innovativo, sono stati utilizzati gli strumenti disponibili come segue:

Connessioni visive (ESPLORARE) per stimolare e motivare gli alunni, ascoltando e scoprendo i loro bisogni e le loro esigenze e progettando con loro il percorso su cui lavorare.

Dopo aver illustrato il progetto (VOYAGE EN FRANCE) l’insegnante ha preparato i ragazzi a seguire alla LIM la presentazione di alcune immagini attinenti la Francia (monumenti principali, luoghi noti, personaggi storici/popolari, locali tipici, costumi, tradizioni) con l’invito a scrivere su post-it tutto ciò che veniva loro in mente: quali reazioni, che impressione avete di questa immagine, a cosa vi fa pensare, ... Successivamente gli alunni sono stati guidati ad associare “forzatamente” le osservazioni registrate per ciascuna immagine proposta con l’obiettivo del progetto. È seguito una discussione e relativa scelta dei luoghi francesi più apprezzati.

 

Sticking Dots (IDEARE) per definire i dettagli del progetto selezionando le idee migliori da articolare in seguito. Suddividere l’argomento generale in più sottotemi da sviluppare in fasi distinte.

Per la scelta delle idee generate l’insegnante ha invitato i ragazzi a votare le prime 5. Per fare ciò ha illustrato le idee scrivendole alla lavagna e, dopo aver suddiviso in gruppi la classe, ha consegnato ai ragazzi dei post-it colorati per la votazione. Prima di votare ogni gruppo ha espresso la motivazione del proprio voto.

Reality Check (SVILUPPARE) per valutare insieme la fattibilità del progetto in termini di destinatari, spazi, tempi, costi. Definire le condizioni di realizzazione e nel caso riformulare l’idea centrale in funzione dei risultati emersi.

Dopo aver compiuto delle scelte nelle fasi precedenti, gli alunni hanno riflettuto sul valore dell’idea: il progetto deve tendere ad emozionare il destinatario e per far sì che questo accada occorre tener ben presente tutti i limiti che si potrebbero presentare. Si è chiesto, quindi, ai gruppi già formati nella fase precedente di stilare un elenco con gli obiettivi da realizzare (Cosa? Come? In quali tempi? Dove? Con quali mezzi? Chi?) per il buon esito del prodotto finito.

Define success (SPERIMENTARE) per fare un bilancio provvisorio del progetto al fine di individuare potenzialità e criticità ed apportare miglioramenti.

La fase finale è stata la più delicata del progetto, quella che guarda all’iter operato ed alla riuscita dell’intero lavoro. Si è valutato con i ragazzi se il prodotto realizzato potesse soddisfare il destinatario. I gruppi definiti all’inizio del progetto hanno valutato ed autovalutato il successo dei singoli prodotti, proponendo miglioramenti ove necessario, al fine di un riutilizzo nel tempo del prototipo realizzato.

L'insegnante, guida e facilitatore del processo di apprendimento, ha osservato costantemente il gruppo per la verifica del raggiungimento di specifici obiettivi misurabili in termini di conoscenze e competenze acquisite.

Soddisfacenti i risultati che hanno appagato le aspettative dei ragazzi… e dell’insegnante!

Flipped classroom alla Primaria? Si può è efficace e divertente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 La classe II C dell'I.C. Via Giuseppe Messina di Roma con il “coach maestro Paolo” ha partecipato al progetto Innovative design. In realtà sarebbe più corretto parlare di flipped lesson perché si è scelto un tema specifico, data la giovane età degli alunni (7/8 anni), quello della narrazione collegata alla lettura. Quest'approccio nasce e si consolida con la partecipazione al progetto Innovative design in collaborazione con ANP e Fondazione Telecom attraverso la metodologia del "Service Design Thinking", si parte dalla sfida della progettazione proseguendo con le quattro fasi principali condivise, in rapporto all'età, con gli alunni.  

Nella fase esplorare si è utilizzata l'analisi swot, per capire punti di forza e punti di debolezza che il progetto poteva avere; nella fase ideare si è utilizzata la scheda delle idee visualizzandola sia alla lavagna sia alla LIM, nella fase sviluppare si è scelta la metodologia delle mappe concettuali per focalizzare i punti essenziali i modo chiaro e sintetico, infine nella fase sperimentare si è utilizzata la scheda del successo pensata in modo semplificato per gli alunni di seconda primaria. 

 

 

 

 

 

 

 

Il percorso di ogni alunno, dopo un incontro in biblioteca per indicare come scegliere il libro da leggere (foto), era così scandito: scelta del libro da leggere (nella biblioteca di scuola, in quella di classe o in casa) avendo come unica indicazione il tempo di lettura (3 o 4 settimane); settimana della “narrazione”-racconto ai compagni che intervenivano con giudizio/valutazione dei compagni sul libro, sulla narrazione del compagno che concludeva consigliando ad altri compagni il testo che aveva letto. 

Tale approccio ha suscitato molto entusiasmo ed aspettative negli alunni. Il momento della narrazione era atteso da tutti e l'insegnante diveniva quasi trasparente, un registra dietro le quinte. Il giudizio dato ai compagni assumeva, nel procedere, sempre più valore di dato oggettivo e rispettoso dei compagni, corrispondendo spesso a quello del docente (che dava il suo giudizio per ultimo). Dalla narrazione si è passati alla richiesta degli alunni stessi di “rielaborazione ed elaborazione” nuove storie, storie loro. Sono state molte quelle scritte, è mancato il tempo di digitarle al computer e comporle in vari modi. Lavoro solo rimandato al prossimo anno (idea di una web radio, oltre il testo scritto). Così come saranno aggiunte altre discipline affronate con la metodologia flipped (storia per esempio). Compito più impegnativo? Coinvolgere ed entusiasmare altri docenti. Gli alunni hanno dato con l'entusiasmo e con i risultati il loro assenso!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Un momento del racconto)  Ins. Paolo Aghemo

Progetto G&G, Gorgonzola-Genova: due scuole, due città


Ecco un'altra delle significative esperienze nate nell'ambito del progetto "Innovative Design".

La docente innovatrice Emanuela Bramati ha documentato nel blog duepuntozeromolino.blogspot.it  il Progetto G&G, Gorgonzola-Genova: due scuole, due città portato avanti in collaborazione a distanza dalla classe 1^ A della Scuola Primaria "Molino Vecchio" di Gorgonzola (MI) e dalla classe 2^ C della Scuola Primaria "A. Cantore" di Genova Sampierdarena, coordinata dall'insegnante Alessandra De Marco.
Nel post dedicato Emanuela ha inserito anche i materiali multimediali prodotti, che sono a disposizione qui in piattaforma nel Diario di Bordo del Progetto.

Obiettivo dell'attività era la presentazione della città ai bambini di Genova, utilizzando molteplici fonti di informazione e sperimentando l'uso delle tecnologie e degli strumenti del Web 2.0.