Un progetto di ricerca-azione di interesse nazionale per formare gli insegnanti e costruire collaborativamente un nuovo metodo didattico attivo.
Strumenti e tecniche per aumentare l'efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento e promuovere lo sviluppo di competenze elevate negli alunni.
Una community per la condivisione di buone pratiche dei docenti innovatori.
La classe II C dell'I.C. Via Giuseppe Messina di Roma con il “coach maestro Paolo” ha partecipato al progetto Innovative design. In realtà sarebbe più corretto parlare di flipped lesson perché si è scelto un tema specifico, data la giovane età degli alunni (7/8 anni), quello della narrazione collegata alla lettura. Quest'approccio nasce e si consolida con la partecipazione al progetto Innovative design in collaborazione con ANP e Fondazione Telecom attraverso la metodologia del "Service Design Thinking", si parte dalla sfida della progettazione proseguendo con le quattro fasi principali condivise, in rapporto all'età, con gli alunni.
Nella fase esplorare si è utilizzata l'analisi swot, per capire punti di forza e punti di debolezza che il progetto poteva avere; nella fase ideare si è utilizzata la scheda delle idee visualizzandola sia alla lavagna sia alla LIM, nella fase sviluppare si è scelta la metodologia delle mappe concettuali per focalizzare i punti essenziali i modo chiaro e sintetico, infine nella fase sperimentare si è utilizzata la scheda del successo pensata in modo semplificato per gli alunni di seconda primaria.
Il percorso di ogni alunno, dopo un incontro in biblioteca per indicare come scegliere il libro da leggere (foto), era così scandito: scelta del libro da leggere (nella biblioteca di scuola, in quella di classe o in casa) avendo come unica indicazione il tempo di lettura (3 o 4 settimane); settimana della “narrazione”-racconto ai compagni che intervenivano con giudizio/valutazione dei compagni sul libro, sulla narrazione del compagno che concludeva consigliando ad altri compagni il testo che aveva letto.
Tale approccio ha suscitato molto entusiasmo ed aspettative negli alunni. Il momento della narrazione era atteso da tutti e l'insegnante diveniva quasi trasparente, un registra dietro le quinte. Il giudizio dato ai compagni assumeva, nel procedere, sempre più valore di dato oggettivo e rispettoso dei compagni, corrispondendo spesso a quello del docente (che dava il suo giudizio per ultimo). Dalla narrazione si è passati alla richiesta degli alunni stessi di “rielaborazione ed elaborazione” nuove storie, storie loro. Sono state molte quelle scritte, è mancato il tempo di digitarle al computer e comporle in vari modi. Lavoro solo rimandato al prossimo anno (idea di una web radio, oltre il testo scritto). Così come saranno aggiunte altre discipline affronate con la metodologia flipped (storia per esempio). Compito più impegnativo? Coinvolgere ed entusiasmare altri docenti. Gli alunni hanno dato con l'entusiasmo e con i risultati il loro assenso!
(Un momento del racconto) Ins. Paolo Aghemo